La Stampa, 1 novembre 2015,
articolo di Roberto Pavanello
Un riconoscimento del quale non può non andare orgoglioso, il parlamentare del Partito democratico Ivan Scalfarotto è stato inserito dall’Economist nella lista dei 50 personaggi pubblici più influenti al mondo in sostegno della diversity. È l’unico italiano presente in questo speciale elenco che vede, tra le altre, personalità come Barack e Michelle Obama, Hillary Clinton, la Regina Noor di Giordania, il Dalai Lama, il principe Henry, Bill Gates, Christine Amanpour, il reverendo Jesse Jackson.
«Vista la compagnia, volete che non possa essere orgoglioso? È un vero onore essere al fianco di premi Nobel e al presidente Usa»: così Scalfarotto commenta il suo inserimento tra gli influencer, ricordando che «In Italia le pari opportunità e la diversità non sono molto considerate. Il politicamente corretto da noi è un peso. Siamo un Paese nel quale un senatore, Roberto Calderoli, insulta Cecile Kyenge per il suo colore della pelle. E che dire delle intimidazioni ricevute dal mio collega di partito, Khalid Chaouki, nei giorni scorsi, da parte di Forza Nuova?».
Noto il suo impegno a favore dei diritti civili degli omosessuali, ha fondato nel 2010 «Parks – Liberi e Uguali», associazione no profit di imprese che operano per creare in azienda le migliori condizioni nel rispetto delle pari opportunità: «Immagino che l’Economist mi abbia inserito nella lista anche per questa mia attività – ragiona Scalfarotto che di Parks è presidente onorario -. Un riconoscimento al lavoro fatto (già quando lavoravo alla Citi mi occupavo dei diritti degli omosessuali sul luogo di lavoro) e un incoraggiamento a proseguire. Voglio vederlo anche come incoraggiamento all’Italia».
Italia il cui Parlamento è alle prese da tempo con il tentativo di dare al Paese una legge sulle unioni civili, «eppure continuano ad esserci rinvii – osserva il dem -, nonostante Renzi e il ministro Boschi si siano ampiamente espressi in favore. Le resistenze restano forti – in Parlamento e fuori – basti vedere le dimissioni dall’Ncd di Giovanardi e l’uscita dalla maggioranza, proprio al Senato dove abbiamo i numeri più risicati. Dice che stiamo operando per il sovvertimento dell’ordine sociale». Scalfarotto però è convinto che la legge sarà approvata: «Porteremo a casa il risultato, non ho dubbi, stepchild adoption compresa». E non ci saranno ulteriori modifiche: «Già questa legge è la più moderata tra quelle esistenti in Europa: è frutto di un compromesso e non si fanno i compromessi sui compromessi». E accusa: «Quando divorzio e aborto divennero legge in Italia fu anche merito della società civile. Oggi che fa? Ho visto quanti vip si sono mobilitati in favore di Valentino Rossi, magari se capissero che le unioni civili interessano tutti…».
Dal canto suo, Scalfarotto continuerà il suo impegno in prima persona: «Se sono stato messo accanto a Obama, senza voler paragonarmi a lui, vuol dire che è stata riconosciuta la qualità di quanto fatto e cercherò di spendere in Italia questa visibilità internazionale».